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Regione, An: «Gravissime le responsabilità di Vendola su un’eventuale crisi idrica» |
Inserito il 01 febbraio 2008 alle 13:11:00 da admin. IT - Consiglio regionale
«La crisi idrica drammaticamente annunciata per la prossima primavera dall’Acquedotto Pugliese e dallo stesso Assessore Introna non potrà certamente essere attribuita ad una sorta di simil-“terremoto”come quello inventato dalla fertilissima fantasia del Presidente Vendola in occasione dell’ancora inspiegata sospensione dell’erogazione a Brindisi ed a Taranto di questa estate. Essa nasce dall’ormai conclamata incapacità di questo governo regionale – da noi reiteratamente e documentatamente denunciata - di spendere il miliardo di euro che il suo predecessore gli ha consegnato per investimenti che rischiano ormai di disperdersi per sempre insieme ai fondi in questione». È questa la denuncia dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Michele Saccomanno, Tommaso Attanasio, Saverio Congedo, Pietro Lospinuso, Nino Marmo, Roberto Ruocco e Sergio Silvestris sull’emergenza della crisi idrica.
La situazione che gli esponenti regionali di An definiscono «tragicomica», nascerebbe dalla incomunicabilità tra Assessori ed uffici di questo governo regionale «di cui avemmo clamorosa conferma sia nelle audizioni del duo Petrella-Scognamiglio, sia in quella del loro successore Monteforte, e che non risulta affatto essere stata superata, come dimostra il fatto che, a distanza di molti mesi, i 96 pozzi la cui apertura avrebbe dovuto essere –come ci fu allora garantito - autorizzata immediatamente, sono ancora bloccati ad opera di uffici che dipendono dalla Regione come quelli delle ASL e quindi per responsabilità che la Regione non può che attribuire a sé stessa».
Che oggi Introna dichiari che in questi mesi non è cambiato nulla, per il gruppo consiliare di An in Regione, «costituisce certamente una chiamata di correo, ma anche un’ammissione di responsabilità, un auto-riconoscimento di impotenza e di incapacità, che grava su tutto il Governo regionale, a partire da chi dovrebbe garantirne il coordinamento politico ed operativo, magari a cominciare da quello, palesemente carente, tra Introna, Tedesco e Losappio. La sete prossima ventura della Puglia di Vendola è un’altra prova del suo totale fallimento».
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